Acqua e fango
I ragazzi
Il giorno dopo, di Roberto Zaffaroni

Assieme ad un amico coetaneo partì in treno per la Liguria, per documentare quella tragedia.
I treni non raggiungevano il centro città e si fermò a Pontedecimo, periferia nord. Da lì, a piedi raggiunse il centro città: 20 chilometri in condizioni difficili, come è facile immaginare.
Le fotografie inedite che vedete qui sono il frutto di quel lavoro. Sono costate fatica e dolore, e gli sono immensamente grato di averle scattate, di avermele mostrate e di avermi consentito di pubblicarle.
Al tutto aggiungo una nota personale. In modo del tutto casuale mentre guardavo gli scatti ho scoperto di esserci anch’io in uno di essi. Sporco, con la pala in mano a toglier fango: sorpresa e stupore sono stati grandi. Non chiedetemi dove sono, è un ricordo che vorrei tenere per me. Ed è un motivo in più per dire grazie a Roberto.
Le foto del Secolo XIX
Si ringraziano Il Secolo XIX, Sergio Paglieri e Nicola Stella per la collaborazione