sabato, dicembre 2, 2023
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Finardimente in due!

18 maggio 2018 Non solo De Andrè

Informazioni sull'evento

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Data e Ora:
18/05/2018
21:30

Dove:
FolkClub a Torino
Indirizzo:
Via Perrone 3bis
Città:
Torino

Categoria:


Descrizione evento

Finardimente in due!

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Eugenio Finardi pubblica il suo primo disco nel 1975: per la prima volta l’impegno civile e la poetica delle emozioni si incontrano in un solo artista. Canzoni come La Radio, Un Uomo e soprattutto Musica Ribelle, sono manifesti generazionali arrivati ai giorni nostri con la stessa forza dirompente delle origini. A distanza di 40 anni e dopo un lungo viaggio fatto di ricerca musicale e interiore, Eugenio Finardi è più che mai simbolo di temperamento indomito, sperimentazione, libertà intellettuale e attenzione al prossimo, caratteristiche che lo hanno reso il guru della musica ‘ribelle e indipendente’. L’attività live di Eugenio e il suo contatto con il pubblico sono ininterrotti e fonte di reciproca gratificazione, umana e musicale. Fibrillante è -in una parola- il suo ultimo, fortunato disco e un buon aggettivo per definirlo come uomo. Nel 2015, oltre a continuare incessantemente l’attività live, è Direttore Artistico del Primo Maggio Bologna nonché del Natale Nelle Grotte, manifestazione organizzata presso le Grotte di Castellana a 70 metri di profondità, e alla quale invita personalmente Simone Cristicchi, Stefano Bollani e Claudio Baglioni. Nel 2016, per celebrare i 40 anni di Musica Ribelle, Eugenio Finardi è coinvolto in una serie di progetti ispirati allo spirito indomito e insolito che hanno caratterizzato tutta la sua carriera, tra cui una mostra, un lavoro di recupero e ristampa delle tracce originali dei suoi primi dischi.
Ad aprile 2016 parte il tour 40 Anni di Musica Ribelle nel quale ripropone tutte le tracce del suo disco cult Sugo, uscito nel 1976 e passato alla storia come uno dei 100 migliori dischi italiani di tutti i tempi. Nel novembre 2017 inizia il tour del nuovo show di Eugenio, tra musica e parole: Finardimente, in cui il cantautore cerca di svelare la sua verità dietro ogni forma di rappresentazione artistica con un racconto sincero e sfacciato delle emozioni di intere generazioni e ovviamente con la sua musica.  Dopo il successo dei suoi precedenti lavori Acustica, Suono, Il Silenzio e Lo Spirito e Parole e Musica, Finardi torna sul palco con un nuovo progetto in cui scava ancora di più nel senso profondo delle canzoni e del motivo per cui l’unione tra l’Assoluto della Musica e L’Assolutamente Soggettivo delle Parole riesce a creare emozioni condivise, che superano in intensità la somma dei singoli fattori. Due le esperienze recenti di Finardi che hanno costituito la scintilla creativa dello spettacolo Finardimente: da una parte il suo ripercorrere i luoghi della memoria in senso proustiano, attraverso il fortunato progetto 40 anni di Musica Ribelle, che ha permesso al cantautore di riaprire un archivio musicale e umano riscoprendo il ‘sé’ ragazzo, prima della grande popolarità. La stessa persona di oggi, certo, eppure al contempo qualcuno che non esiste più. Dall’altra parte, la recente realizzazione di un musical ispirato alla sua musica e vita, che gli ha permesso di osservare una rappresentazione ‘esterna’ di sé, il Finardi percepito dagli altri, un Finardi vero sicuramente, eppure inesistente se non nella mente di chi si è costruito un’idea di lui. Sempre più spesso – dichiara Eugenio – quando le persone mi aspettano per un saluto a fine concerto, mi ringraziano per ciò che ho rappresentato nelle loro vite. Da ragazzo questa cosa mi inorgogliva, adesso invece sento principalmente gratitudine e rispondo che sono io a ringraziare loro perché è attraverso la loro percezione che sono diventato la persona che sono.
Al FolkClub Eugenio ritorna dopo i suoi acclamati spettacoli del 2000, 2001 e 2008 (oltre all’ospitata per il Light of Day Tour nel 2013), proponendo Finardimente in Due, versione in duo acustico del suo ultimo spettacolo, accompagnato da Giuvazza: ogni serata è uno spettacolo a sé e l’unica costante è il senso di libertà con cui Finardi affronta il suo vasto repertorio assecondando i propri umori e quelli del pubblico, col quale stabilisce un rapporto profondo e spontaneo. Lo stesso rapporto che lo lega da un decennio al valente chitarrista Giovanni Maggiore (alias Giuvazza), promettente cantautore e affermato musicista della scena torinese. Intesa e intensità che si sviluppano anche nel continuo dialogo che Eugenio intesse con l’ascoltatore lasciandolo con l’impressione di esserne stato l’interlocutore diretto, senza mediazioni o ostacoli. …C’è una magia particolare nel suonare con un musicista come Giuvazza – dice Finardi- lui sembra leggerti nel pensiero e sapere già quali note toccherai e come sottolinearle al meglio.


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