Dopo tanti concerti in giro cantando Fabrizio De Andrè, Gio Bressanelli ci prova da solo.
Le canzoni de “Il pane del giorno prima” sono tutte sue: parole e musica.
Già il titolo è una dichiarazione d’ intenti, mantenuti, una sorta di manifesto. Il pane del giorno prima è buono anche oggi e domani lo si può trasformare in qualcosa d’ altro. Un rovistare nei cassetti, nelle madie, per trovare i cibi avanzati, le parole dei nostri vecchi, e trarne insegnamento per farne il pane di oggi.
Piccole storie, ricordi, speranze.
Le vacanze al mare in colonia, la conta dei bambini che giocano, il corredo di una promessa sposa, il lavoro.
Il viaggio, spesso presente, inteso come esperienza ed arricchimento indipendentemente dalla meta. E qui l’ unico richiamo a De Andrè “per la stessa ragione del viaggio, viaggiare“.
Un disco che sa di buono, di buoni sentimenti. Niente melassa, anzi traspare evidentente l’ attenzione e la testimonianza a tematiche non facili.
Già il titolo è una dichiarazione d’ intenti, mantenuti, una sorta di manifesto. Il pane del giorno prima è buono anche oggi e domani lo si può trasformare in qualcosa d’ altro. Un rovistare nei cassetti, nelle madie, per trovare i cibi avanzati, le parole dei nostri vecchi, e trarne insegnamento per farne il pane di oggi.
Piccole storie, ricordi, speranze.
Le vacanze al mare in colonia, la conta dei bambini che giocano, il corredo di una promessa sposa, il lavoro.
Il viaggio, spesso presente, inteso come esperienza ed arricchimento indipendentemente dalla meta. E qui l’ unico richiamo a De Andrè “per la stessa ragione del viaggio, viaggiare“.
Un disco che sa di buono, di buoni sentimenti. Niente melassa, anzi traspare evidentente l’ attenzione e la testimonianza a tematiche non facili.
Ma in tempi in cui ciò che è buono diventa, con evidente disprezzo, buonismo, non è poco.
Un paio di ballate, una giga, un brano country, qualche sorprendente inciso di bossa nova o di jazz.
Anche musicalmente il CD è un continuo richiamo alle tradizioni popolari, non soltanto nostrane, come testimoniamo anche l’ uso del bodhràm e del bouzouki. Tra le canzoni presenti segnalo la trascinante Andé ‘n po ù a ént, in dialetto lombardo (“Se ga n’if gna ü gna u ga no gna ü gna mé”, se non hai niente tu, non ho niente io), Santiago, bellissima ballata dedicata al viaggio (hai messo un passo dietro l’ altro, portando acqua ed energia) e l’ autobiografica e dolcissima Un’ altra storia (avere spazio, avere molto tempo, da occupare tutte quante le mie dita).
Dopo aver ascoltato tutto il CD mi dicevo che mancava una cosa per renderlo perfettamente credibile e non di maniera. Mancavano gli occhi di chi ha scritto e cantato queste canzoni.
Ma sono stati altri due occhi, occhi non abituati ad ascoltare questa musica, a farmi capire che non era necessario.
Occhi chiari come quelli di Gio.
Il pane del giorno prima è profumato, fragrante e genuino.
Un paio di ballate, una giga, un brano country, qualche sorprendente inciso di bossa nova o di jazz.
Anche musicalmente il CD è un continuo richiamo alle tradizioni popolari, non soltanto nostrane, come testimoniamo anche l’ uso del bodhràm e del bouzouki. Tra le canzoni presenti segnalo la trascinante Andé ‘n po ù a ént, in dialetto lombardo (“Se ga n’if gna ü gna u ga no gna ü gna mé”, se non hai niente tu, non ho niente io), Santiago, bellissima ballata dedicata al viaggio (hai messo un passo dietro l’ altro, portando acqua ed energia) e l’ autobiografica e dolcissima Un’ altra storia (avere spazio, avere molto tempo, da occupare tutte quante le mie dita).
Dopo aver ascoltato tutto il CD mi dicevo che mancava una cosa per renderlo perfettamente credibile e non di maniera. Mancavano gli occhi di chi ha scritto e cantato queste canzoni.
Ma sono stati altri due occhi, occhi non abituati ad ascoltare questa musica, a farmi capire che non era necessario.
Occhi chiari come quelli di Gio.
Il pane del giorno prima è profumato, fragrante e genuino.
Il CD è in vendita, a partire da domenica 14 febbraio, nei seguenti punti vendita di Crema:
– 747 dischi
– Il viaggiatore curioso
– Comunità Alloggio Casa Anffas Crema Online dal link a fondo pagina
– Il viaggiatore curioso
– Comunità Alloggio Casa Anffas Crema Online dal link a fondo pagina
2010 – Il pane del giorno primaIl canto del cucù (IPDGP20110CDC)
- Viaggio per viaggio
- A munt
- La dote di Elsa
- Un’ altra storia
- Andè ‘n po u à ént
- Buona sorte
- Sfumature
- Mano bianca mano nera
- Santiago
- Tra il bene e il male
- Millestorie
Gio Bressanelli: voce, chitarra acustica, armonica e bouzouki
con:
con:
- Renzo Crispiatico: basso, chitarra acustica ed elettrica,
slide guitar e voce - Matteo Livraga: violino
- Gianni Guerini: chitarra elettrica
- Paolo Simonetti: batteria
- Stefano Erinaldi: percussioni
- Stefano Stabilini: bodhràm, piano, tastiere, percussioni
Prodotto dall’ Associazione “Il canto del cucù”
Arrangiamenti di Renzo Crispiatico
Registrato presso Officine Creative Stabilini
tra giugno 2008 e gennaio 2010
ACQUISTA IL CD ONLINE | IL SITO DI GIO BRESSANELLI | IL SITO DE “IL CANTO DEL CUCU'”